In ogni modo lo svolgersi del processo del Risorgimento, se pose in luce l'importanza enorme del movimento «demagogico» di massa, con capi di fortuna, improvvisati ecc., in realtŕ fu riassunto dalle forze tradizionali organiche, cioč dai partiti formati di lunga mano, con elaborazione razionale dei capi ecc. In tutti gli avvenimenti politici dello stesso tipo sempre si ebbe lo stesso risultato (cosí nel 1830, in Francia, la prevalenza degli orleanisti sulle forze popolari radicali democratiche, e cosí in fondo anche nella Rivoluzione Francese del 1789, in cui Napoleone, rappresenta, in ultima analisi, il trionfo delle forze borghesi organiche contro le forze piccolo-borghesi giacobine). Cosí nella guerra mondiale il sopravvento dei vecchi ufficiali di carriera su quelli di complemento ecc. (su questo argomento cfr. note in altri quaderni). In ogni caso, l'assenza nelle forze radicali popolari di una consapevolezza del compito dell'altra parte impedí ad esse di avere piena consapevolezza del loro proprio compito e quindi di pesare nell'equilibrio finale delle forze, in rapporto al loro effettivo peso d'intervento, e quindi di determinare un risultato piú avanzato, su una linea di maggiore progresso e modernitŕ.
Sempre a proposito del concetto di rivoluzione passiva o rivoluzione-restaurazione nel Risorgimento italiano č da notare che occorre porre con esattezza il problema che in alcune tendenze storiografiche č chiamato dei rapporti tra condizioni oggettive e condizioni soggettive dell'evento storico.
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