Nello stesso fascicolo della «Nuova Antologia» vedi anche Oscar di Giamberardino, La politica marittima degli Stati Uniti d'America; questo articolo è molto interessante e da tener presente.
Formazione della potenza degli Stati Uniti. Indipendenza nel 1783, riconosciuta dall'Inghilterra col trattato di Versailles: comprendevano allora 13 Stati, di cui 10 di originaria colonizzazione britannica e 3 (New-York, New Jersey e Delaware) ceduti dai Paesi Bassi all'Inghilterra nel 1667, con circa 2 milioni di Km2, ma la parte effettivamente popolata era solo quella sulla costa orientale dell'Atlantico. Secondo il censimento del 1790, la popolazione non arrivava a 4 milioni, compresi 700.000 schiavi. Su quello stesso territorio nel 1920 esistevano 20 Stati con 71 milioni di abitanti. Allora gli Stati Uniti confinavano a Nord col Canadà, che la Francia aveva ceduto all'Inghilterra nel 1763, dopo la guerra dei 7 anni; ad Ovest con la Luisiana, colonia francese che fu comperata nel 1803 per 15 milioni di dollari (territorio di 1.750.000 Km2) cosí che tutto il bacino del Mississipí si trovò in suo dominio e il confine cadde sul fiume Sabine colla colonia spagnola del Messico. A Sud colla Florida spagnola che fu acquistata nel 1819.
Il Messico, che allora era il doppio dell'attuale, insorse nel 1810 contro la Spagna e nel 1821 fece riconoscere la sua indipendenza col trattato di Cordova. Da quel momento gli Stati Uniti iniziarono una politica intesa ad accaparrarsi il Messico: l'Inghilterra sosteneva l'imperatore Iturbide, gli Stati Uniti favorirono un movimento repubblicano che trionfò nel 1823. Intervento francese in Spagna.
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