L'influenza francese nel Nord è irrilevante. La Svezia e la Finlandia rifuggono dall'inimicarsi l'Inghilterra, ma tendono sempre piú verso la Germania.
Risorgere del germanesimo. La Germania «potenzialmente» è ancora la piú forte nazione continentale. L'unità nazionale è rafforzata; la compagine statale è intatta. Essa oggi si destreggia fra Occidente e Oriente in attesa di riprendere la sua libertà politica di fronte all'Inghilterra che tenta invano di separarla dalla Russia, per avere ragione di entrambe.
La Russia: i concetti dell'autore sulla Russia sono molto superficiali e fumosi. «L'amorfismo russo è incapace di organizzare lo Stato e neppure di concepirlo. Tutti i fondatori di Stato russo furono stranieri o d'origine straniera (Rurik, i Romanoff). La potenza organizzatrice non può essere che la Germania, per ragioni storiche e geografiche e politiche. Non conquista militare ma solo subordinazione economica, politica, culturale. Sarebbe antistorico frazionare la Russia e sottoporla ad esperimenti coloniali, come avrebbero voluto certi teorici della politica. Il popolo russo è mistico, ma non religioso, per eccellenza femmineo e dissolvitore», ecc. ecc. (La quistione è molto meno verbalmente complessa: la Russia è troppo contadina e di un'agricoltura primitiva, per potere con «facilità» organizzare uno Stato moderno: la sua industrializzazione è il processo della sua modernizzazione).
La posizione geopolitica dell'Italia. La possibilità dei blocchi. Nella sesta seduta della Conferenza di Washington (23 dicembre 1921) il delegato inglese Balfour disse, parlando dell'Italia: «L'Italia non è un'isola, ma può considerarsi come un'isola.
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