Essa è accreditata semplicemente per tali somme, sicché nei residui passivi il suo credito è di lire 1.728 milioni. Le offerte dei privati nel resoconto ultimo fino al dicembre 1928 sono di 4.800.000 [lire], somma molto inferiore a quella pubblicata nei giornali.
3) Polizze di assicurazione per i combattenti, istituite con decreto-legge 10 dicembre 1917, in ragione di 500 lire per i soldati, 1.000 lire per i sottufficiali e 5.000 lire per gli ufficiali (è esatto? O non si parlava di 1.000 lire per i soldati?) Esse verranno a scadenza nel 1947 o 1948, rappresentando un carico grandissimo per il bilancio (naturalmente gli interessati non hanno avuto quasi nulla e gli accaparratori saranno loro a riscuotere: ecco un argomento interessante). Il Governo con decreto 10 maggio 1923 aveva provvisto alla costituzione di una riserva presso la Cassa depositi e prestiti dando una prima dotazione di 600 milioni e piú di 50 milioni annui. 1600 milioni però non furono mai versati: sono iscritti fra i residui all'attivo come prestito da contrarre al 3,50% (portato poi al 4,75% con decreto 10 maggio 1925, n. 852) e al passivo come credito della C.D.P. Quanto ai 50 milioni, furono inscritti in bilancio per qualche anno e poi intervenne un decreto ministeriale il quale cancellò per l'anno in corso (1927) e per i successivi quel versamento (Decreto ministeriale 6 ottobre 1927, n. 116635). («È curioso (!!?) che sia possibile mutare radicalmente la fisionomia del bilancio solennemente (!) approvato dalle Camere, con semplici decreti ministeriali, che non compaiono sulla "Gazzetta Ufficiale", dei quali lo stesso Capo del Governo potrebbe non saper nulla; e lo stesso ministro competente potrebbe averli firmati inavvertitamente»; queste parole del Ricci sono di colore oscuro).
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