Dopo la pace, tramontato il programma unitario di Husein che abdicò nel '24 e nel '25 fu relegato a Cipro, rimase la quistione dell'Asir. L'Asir è un emirato creato durante la guerra italo-turca. Nell'Asir si era stabilito il famoso santone marocchino Ahmed ibn-Idris el-Hasani el-Idrisi, il cui discendente Mohammed Alí, noto come lo sceicco Idris durante la guerra libica, appoggiato dall'Italia, sollevò le tribú dell'Asir. Riconosciuto emiro indipendente dagli Inglesi nel 1914, Mohammed collaborò con Husein ed ebbe dagli Inglesi la Tihamah con Hodeidah; fece la concessione a una compagnia inglese di giacimenti petroliferi delle isole Farsan. Stretto tra Husein a Nord e Yahyà a Sud, l'emiro si legò nel 1920 al sultano del Negged (Ibn Saud) cedendogli, per averne la protezione, Abha, Muhail e Beni Shahr, cioè la parte estrema dell'Asir settentrionale e assicurandogli uno sbocco sul mar Rosso. I Wahhabiti occuparono quelle terre e se ne servirono per combattere meglio l'Heggias (Husein). Nel 1926 (8 gennaio) i Wahhabiti vittoriosi proclamarono Ibn Saud re dell'Heggias. I Wahhabiti si mostravano i piú capaci di unificare l'Arabia; Yahyà con un proclama del 18 giugno 1923 aveva posto la sua candidatura a califfo e a campione della nazione araba. Riuscí con imprese fortunate ad assicurarsi l'effettivo controllo dei numerosi sultanati e tribú del cosí detto Hadramaut e a restringere notevolmente l'hinterland di Aden, senza nascondere le sue mire su Aden stessa. Si gettò poi contro l'emiro dell'Asir (che per lui era un usurpatore) e conquistò tutta la parte meridionale sino a Loheyyah e compresa Hodeidah, venendo a contatto coi Wahhabiti che avevano allargato, a richiesta dell'emiro, la loro occupazione dell'Asir.
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