- si accenna a un disboscamento intensivo e irrazionale nella montagna della Sardegna meridionale per vendere carbone alla Spagna. Ricordare questo accenno alla Sardegna).
Claudio Faina, Il carburante nazionale, «Nuova Antologia» del 16 aprile 1929 (continua l'articolo dello stesso Faina pubblicato precedentemente dalla «Nuova Antologia» e rubricato altrove).
Carlo Schanzer, Sovranità e giustizia nei rapporti fra gli Stati, «Nuova Antologia», 1° novembre 1929. Moderato nella forma e nella sostanza. Può essere preso come documento dell'atteggiamento ufficioso del Governo verso la Società delle Nazioni e i problemi di politica internazionale che le sono connessi.
Giorgio Mortara, Natalità e urbanesimo in Italia, «Nuova Antologia», 16 giugno - 1° luglio 1929.
Tratta le quistioni piú strettamente statistiche, osservando una grande cautela nel dare giudizi, specialmente di portata piú immediata. Il numero annuo dei nati vivi in Italia è andato aumentando, attraverso oscillazioni, nel primo quarto di secolo successivo all'unità nazionale (massimo di 1.152.906 nel 1887), ha declinato gradualmente fino a un minimo di 1.042.090 nel 1903, è risalito ad un massimo secondario di 1.144.410 nel 1910 e si è mantenuto negli anni prima della guerra a 1.100.000. Nel 1920 (molte nozze dopo l'armistizio) si ha il massimo assoluto di 1.158.041, che scende rapidamente a 1.054.082 nel 1927, e circa 1.040.000 nel 1928 (territorio antebellico; nei nuovi confini 1.093.054 nel '27, e 1.077.000 nel '28), cifra la piú bassa negli ultimi 48 anni.
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