Nelle sue «Ricerche religiose» (luglio 1928, p. 335) il Buonaiuti racconta un episodio caratteristico (riportato dal p. Rosa con espressioni di biasimo ecc.). Nel 1909 il modernista prof. Antonino De Stefano (attualmente prete spretato e insegnante di storia all'Università) doveva pubblicare a Ginevra una «Revue moderniste internationale»: il Buonaiuti gli scrisse una lettera. A poche settimane di distanza è chiamato al Sant'Uffizio. L'assessore del tempo, il domenicano Pasqualigo, gli contestò parola per parola la lettera al De Stefano. La lettera era stata trafugata a Ginevra; un emissario romano si era «traforato» in casa De Stefano ecc. (Naturalmente per il Buonaiuti, Benigni è stato uno strumento e un complice dei gesuiti, ma pare che nel 1904 il Buonaiuti abbia collaborato nella «Miscellanea» del Benigni).
Su questo argomento, Cattolici integrali - gesuiti - modernisti, che rappresentano le tre tendenze «organiche» del cattolicismo, cioè sono le forze che si contendono l'egemonia nella Chiesa romana, occorre raccogliere tutto il materiale utile e costruire una bibliografia. (La collezione della «Civiltà Cattolica», delle «Ricerche religiose» del Buonaiuti, della «Miscellanea» del Benigni, le collezioni di opuscoli polemici delle tre correnti ecc.).
Da quanto si rileva dalla «Civiltà Cattolica» pare che «Fede e Ragione» sia oggi la rivista piú importante dei cattolici integrali. Vedere quali ne sono i principali collaboratori e in quali punti si pone in contrasto coi gesuiti: se in punti riguardanti la fede, la morale, la politica ecc.
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