Pare che cosí la funzione sessuale sia meccanizzata, ma in realtà si tratta del sorgere di una nuova forma di unione sessuale, senza i colori «abbaglianti» dell'orpello romantico proprio del piccolo borghese e del bohémien sfaccendato. Appare chiaro che il nuovo industrialismo vuole la monogamia, vuole che l'uomo-lavoratore non sperperi le sue energie nervose nella ricerca disordinata ed eccitante del soddisfacimento sessuale occasionale: l'operaio che va al lavoro dopo una notte di «stravizio» non è un buon lavoratore, l'esaltazione passionale non può andar d'accordo coi movimenti cronometrati dei gesti produttivi legati ai piú perfetti automatismi. Questo complesso di compressioni e coercizioni dirette e indirette esercitate sulla massa otterrà indubbiamente dei risultati e sorgerà una nuova forma di unione sessuale di cui la monogamia e la stabilità relativa paiono dover essere il tratto caratteristico e fondamentale. Sarebbe interessante conoscere le risultanze statistiche dei fenomeni di deviazione dai costumi sessuali ufficialmente propagandati negli Stati Uniti, analizzati per gruppi sociali: in generale si verificherà che i divorzi sono specialmente numerosi nelle classi superiori.
Questo distacco di moralità tra le masse lavoratrici ed elementi sempre piú numerosi delle classi dirigenti, negli Stati Uniti, pare sia uno dei fenomeni piú interessanti e ricco di conseguenze. Fino a poco tempo fa quello americano era un popolo di lavoratori: la «vocazione laboriosa» non era un tratto inerente solo alle classi operaie, ma era una qualità specifica anche delle classi dirigenti.
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