Il caro prezzo del pane dovuto al fatto di voler mantenere legata a una determinata attività una maggiore quantità di persone, porta alla denutrizione. La politica della qualità determina quasi sempre il suo opposto: una quantità squalificata.
Taylorismo e meccanizzazione del lavoratore. A proposito del distacco che il taylorismo determinerebbe tra il lavoro manuale e il «contenuto umano» del lavoro, si possono fare utili osservazioni sul passato, e proprio a riguardo di quelle professioni che sono ritenute tra le piú «intellettuali», le professioni cioè legate alla riproduzione degli scritti per la pubblicazione o per altra forma di diffusione e trasmissione: gli amanuensi di prima dell'invenzione della stampa, i compositori a mano, i linotypisti, gli stenografi, i dattilografi. Se si riflette, si vede che in questi mestieri il processo di adattamento alla meccanizzazione è piú difficile che negli altri. Perché? Perché è difficile raggiungere la massima qualifica professionale, che domanda da parte dell'operaio di «dimenticare» o non riflettere al contenuto intellettuale dello scritto che riproduce, per fissare la sua attenzione solo o alla forma calligrafica delle singole lettere, se amanuense, o per scomporre le frasi in parole «astratte» e queste in lettere-caratteri e rapidamente scegliere i pezzi di piombo nelle caselle, per scomporre non piú solo le singole parole, ma gruppi di parole, nel contesto di un discorso, meccanicamente aggruppandoli in sigle stenografiche, per ottenere la rapidità, nel dattilografo ecc.
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