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      Come si cammina senza bisogno di riflettere a tutti i movimenti necessari per muovere sincronicamente tutte le parti del corpo, in quel determinato modo che è necessario per camminare, cosí è avvenuto e continuerà ad avvenire nell'industria per i gesti fondamentali del mestiere; si cammina automaticamente e nello stesso tempo si pensa a tutto ciò che si vuole. Gli industriali americani hanno capito benissimo questa dialettica insita nei nuovi metodi industriali. Essi hanno capito che «gorilla ammaestrato» è una frase, che l'operaio rimane «purtroppo» uomo e persino che egli, durante il lavoro, pensa di piú o per lo meno ha molto maggiori possibilità di pensare, almeno quando ha superato la crisi di adattamento e non è stato eliminato: e non solo pensa, ma il fatto che non ha soddisfazioni immediate dal lavoro, e che comprende che lo si vuol ridurre a un gorilla ammaestrato, lo può portare a un corso di pensieri poco conformisti. Che una tale preoccupazione esista negli industriali appare da tutta una serie di cautele e di iniziative «educative» che si possono rilevare dai libri del Ford e dall'opera del Philip.
     
     
      Gli alti salari. È ovvio pensare che i cosí detti alti salari sono una forma transitoria di retribuzione. L'adattamento ai nuovi metodi di produzione e di lavoro non può avvenire solo attraverso la coazione sociale: è questo un «pregiudizio» molto diffuso in Europa e specialmente nel Giappone, dove non può tardare ad aver conseguenze gravi per la salute fisica e psichica dei lavoratori, «pregiudizio» che d'altronde ha una base solo nella endemica disoccupazione che si è verificata nel dopo guerra.


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Note sul Machiavelli sulla politica e sullo Stato moderno
di Antonio Gramsci
pagine 599

   





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