Se la situazione fosse «normale», l'apparato di coercizione necessario per ottenere il risultato voluto costerebbe piú degli alti salari. La coercizione perciò deve essere sapientemente combinata con la persuasione e il consenso e questo può essere ottenuto nelle forme proprie della società data da una maggiore retribuzione che permetta un determinato tenore di vita capace di mantenere e reintegrare le forze logorate dal nuovo tipo di fatica. Ma non appena i nuovi metodi di lavoro e di produzione si saranno generalizzati e diffusi, appena il tipo nuovo di operaio sarà creato universalmente e l'apparecchio di produzione materiale sarà ancora perfezionato, il turnover eccessivo verrà automaticamente ad essere limitato da una estesa disoccupazione e gli alti salari spariranno. In realtà l'industria americana ad alti salari sfrutta ancora un monopolio dato dall'avere l'iniziativa dei nuovi metodi; ai profitti di monopolio corrispondono salari di monopolio. Ma il monopolio sarà necessariamente prima limitato e poi distrutto dalla diffusione dei nuovi metodi sia nell'interno degli S. U. sia all'estero (cfr. il fenomeno giapponese dei bassi prezzi delle merci) e coi vasti profitti spariranno gli alti salari. D'altronde è noto che gli alti salari sono necessariamente legati a una aristocrazia operaia e non sono dati a tutti i lavoratori americani.
Tutta l'ideologia fordiana degli alti salari è un fenomeno derivato da una necessità obbiettiva dell'industria moderna giunta a un determinato grado di sviluppo e non un fenomeno primario (ciò che però non esonera dallo studio dell'importanza e delle ripercussioni che l'ideologia può avere per conto suo). Intanto cosa significa «alto salario»? Il salario pagato da Ford è alto solo in confronto alla media dei salari americani, o è alto come prezzo della forza di lavoro che i dipendenti di Ford consumano nella produzione e coi metodi di lavoro del Ford?
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