Lo stesso confronto si potrebbe fare tra il libro del Romier e quello del Philip. Č da rilevare come in Europa sia stato accettato molto facilmente (e diffuso molto abilmente) il quadro oleografico di un'America senza lotte interne (attualmente i nodi son venuti al pettine) ecc. ecc. Cosķ che nello stesso tempo si č combattuto l'americanismo come sovversivo della stagnante societą europea, ma si č presentata l'America come esempio di omogeneitą sociale per uso di propaganda e come premessa ideologica di leggi eccezionali.
[Industria americana.] Nel n. del 16 febbraio 1930 della «Nuova Antologia» sono pubblicati due articoli: Punti di vista sull'America: Spirito e tradizione americana del professor J. P. Rice (il Rice nel 1930 fu designato dall'Italy-America Society di New York a tenere l'annuale ciclo di conferenze stabilito dalla Fondazione Westinghouse per intensificare i rapporti tra l'America e l'Italia); l'articolo vale poco; e La rivoluzione industriale degli Stati Uniti, dell'ing. Pietro Lanino, interessante da questo punto di vista: come un accreditato pubblicista e teorico dell'industria italiana non ha capito nulla del sistema industriale capitalistico americano. (Il Lanino nel 1930 ha scritto anche una serie di articoli sull'industria americana nella «Rivista di politica economica» delle societą per azioni). Fin dal primo paragrafo il Lanino afferma che in America č avvenuto «un capovolgimento completo di quelli che sino allora erano stati i criteri economici fondamentali della produzione industriale.
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