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      Il Maccari, però, è andato a fare il redattore capo della «Stampa» di Torino e a mangiar pane e cipolle nel centro piú stracittadino e industriale d'Italia.
     
     
      Tendenze contro le città. Ricordare nel libro del Gerbi sulla Politica del '700 l'accenno alle opinioni di Engels sulla nuova disposizione da dare agli agglomerati cittadini industriali, dal Gerbi malamente interpretate (e le opinioni di Ford che il Gerbi anche interpreta male). Questi modi di vedere non sono da confondere con le tendenze «illuministiche» contro la città. Vedere le opinioni di Spengler sulle grandi città, definite «mostruosi crematorii della forza del popolo, di cui essi assorbono e distruggono le energie migliori». - Ruralismo, ecc.
     
     
      Emigrazione. Il viaggio di Enrico Ferri nell'America meridionale avvenne nel 1908-9 (ma il suo discorso in Parlamento mi pare proprio che sia del 1911). Nel 1911 si recò nel Brasile una commissione di rappresentanti delle organizzazioni operaie di cooperazione e di resistenza per farvi una inchiesta sulle condizioni economico-sociali: pubblicò a Bologna nel 1912 una relazione (Emigrazione agricola al Brasile, Relazione della Commissione, Bologna 1912). (Questi dati molto imprecisi sono nell'articolo del Virgilii citato nella nota precedente). Della commissione faceva parte il prof. Gaetano Pieraccini che pare sia stato l'estensore della relazione.
      A proposito delle concezioni di Enrico Corradini sulla nazione proletaria e sull'emigrazione, sarebbe interessante sapere se non abbia influito su di lui il libro di Ferruccio Macola, L'Europa alla conquista dell'America latina, Venezia, 1894, di cui il Virgilii cita questo brano: «È necessario che la vecchia Europa pensi che le colonie fondate dal suo proletariato nel continente nuovo devono considerarsi, non piú come strumento di produzione a beneficio dei rapaci e viziosi discendenti di avventurieri spagnoli e portoghesi, ma come le avanguardie della sua occupazione». (Il libro del Macola deve essere molto voluminoso, perché la citazione è presa da p. 421, e deve essere molto divertente e sintomatico dello stato d'animo di molti crispini).


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Note sul Machiavelli sulla politica e sullo Stato moderno
di Antonio Gramsci
pagine 599

   





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