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      Il nuovo corso nel partitoQuesta nuova situazione si riflette al IV Congresso della IC, dove si arrivò alla formazione del Comitato di fusione dopo incertezze e resistenze che erano legate alla persuasione radicata nella maggioranza dei delegati del nostro partito che lo spostamento dei massimalisti non rappresentava che una oscillazione transitoria e senza avvenire. In ogni modo è da questo momento che si inizia nell'interno del nostro partito un processo di differenziazione nel gruppo dirigente di Livorno, processo che prosegue incessantemente ed esce dal campo del fenomeno di gruppo per divenire proprio di tutto il partito, quando si avvertono e si sviluppano gli elementi della crisi del fascismo, iniziatasi col Congresso di Torino del partito popolare.
      Appare sempre piú evidente che occorre far uscire il partito dalla posizione mantenuta nel 1921-'22, se si vuole che il movimento comunista si sviluppi parallelamente alla crisi che subisce la classe dominante. La pregiudiziale che aveva avuto una cosí larga importanza nel passato, per la quale occorreva prima di tutto mantenere la unità organizzativa del partito, veniva a cadere per il fatto che, nella situazione di conflitto tra il nostro partito e la Internazionale, si costituiva nelle nostre file uno stato di frazionismo latente, che trovava la sua espressione in gruppi nettamente di destra, spesso con carattere liquidazionista. Tardare ancora a porre in tutta la loro ampiezza le quistioni fondamentali di tattica, sulle quali fino allora si era esitato ad aprire la discussione, avrebbe significato determinare una crisi generale del partito senza uscita.


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La questione meridionale
di Antonio Gramsci
pagine 117

   





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