Pagina (72/117)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      È chiaro d'altronde che questa tattica del partito corrisponde allo sviluppo normale della organizzazione di massa proletaria, quale si era verificata durante e dopo la guerra, cioè nel periodo in cui il proletariato ha incominciato a porsi il problema di una lotta a fondo contro la borghesia per la conquista del potere. In questo periodo la tradizionale forma organizzativa del sindacato di mestiere era stata integrata da tutto un sistema di rappresentanze elettive di fabbrica, cioè dalle Commissioni interne. È noto anche che, specialmente durante la guerra, quando le Centrali sindacali aderirono ai Comitati di mobilitazione industriale e determinarono quindi una situazione di «pace industriale» per alcuni aspetti analoga a quella presente, le masse operaie di tutti i paesi (Italia, Francia, Russia, Inghilterra e anche gli Stati Uniti) ritrovarono le vie della resistenza e della lotta sotto la guida delle rappresentanze elettive operaie di fabbrica.
      La tattica sindacale del partito consiste essenzialmente nello sviluppare tutta la esperienza organizzativa delle grandi masse premendo sulle possibilità di piú immediata realizzazione, considerate le difficoltà oggettive che sono create al movimento sindacale dal regime borghese da una parte e dal riformismo confederale dall'altra.
      Questa linea è stata approvata integralmente dalla stragrande maggioranza del congresso. Intorno ad essa tuttavia avvennero le discussioni piú appassionate e l'opposizione fu rappresentata, oltre che dall'estrema sinistra, anche da due membri della Centrale, cosí come abbiamo già accennato.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

La questione meridionale
di Antonio Gramsci
pagine 117

   





Commissioni Centrali Comitati Italia Francia Russia Inghilterra Stati Uniti Centrale