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      Le malheureux ne voit pas que c’est tout le contraire: la réaction était en train express et elle se bute devant une résistence inopinée, où les avancés ont pour auxiliaire des modérés. Les gens qui ne voyaient pas le mouvement réel, qui en étaient aux apparences trompeuses des scrutins, croyaient que la France marchait dare dare vers le socialisme; j’ai toujours vu qu’elle marchait vers le césarisme. Le mouvement apparaît maintenant, parce qu’il y a une pierre dans l’engrenage, les dents grincent et se cassent; mais ce n’est pas la pierre qui a fait naître l’engrenage, mais elle force les aveugles à s’aperçevoir qu’il existe».
      La mentalità alla Deville è sempre stata diffusa. Quistione dell’offensiva e della difensiva. È da domandare se, ogni qualvolta lo «scrutinio» era favorevole alla Sinistra, non ci sia stata una preparazione di colpo di Stato da parte della destra, che non avrebbe mai permesso alla Sinistra di avere dalla sua parte la forza e il prestigio della cosí detta «legalità» statale. (Ricordare gli articoli del Garofalo nell’«Epoca» del 1922. Il libro di Nino Daniele su D’Annunzio politico. Modo di impostare la narrazione degli avvenimenti del 1918-’19-’20, ecc.). Nelle memorie del diplomatico Aldovrandi pubblicate nella «Nuova Antologia» del 15 maggio - 1° giugno 1933, alcuni spunti utilissimi per valutare gli avvenimenti dell’aprile 1919 a Milano. La quistione legata a quella della cosí detta «violenza» come metodo dogmatico, stupidissima forma di rosolia di quegli anni.


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Passato e presente
di Antonio Gramsci
pagine 364

   





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