D’altronde, pure riconosciuta la necessità che tutti i mestieri di un’azienda produttiva si uniscano per la produzione, intorno al prodotto stesso, occorre tener conto che ogni mestiere è un fatto tecnico in continuo sviluppo e che di questo sviluppo bisogna esista un organo, che controlli, diffonda, favorisca le innovazioni progressive. Si può riconoscere che nell’attuale grande azienda razionalizzata, le vecchie qualifiche di mestiere vanno sempre piú perdendo importanza e si sviluppano nuove qualifiche, spesso limitate a un’azienda o a un gruppo di aziende: tuttavia l’esigenza rimane ed è dimostrata dalle difficoltà del turnover e dalla spesa che l’eccessivo turnover rappresenta per l’azienda stessa. La soluzione rappresentata dai delegati di reparto eletti dalle squadre di lavorazione, per cui nel complesso rappresentativo tutti i mestieri hanno un rilievo, pare sia finora la migliore trovata. È possibile infatti riunire i delegati per mestiere nelle quistioni tecniche e l’insieme dei delegati sulle quistioni produttive. Finora lo Spirito non si è mai interessato delle quistioni di fabbrica e di azienda: eppure, non è possibile parlare con competenza dei sindacati e dei problemi che essi rappresentano senza occuparsi della fabbrica o dell’azienda amministrativa, delle sue esigenze tecniche, dei rapporti reali che vi si annodano e dei diversi atteggiamenti vitali che gli addetti vi assumono. Per l’assenza di questi interessi vivi, tutta la costruzione dello Spirito è puramente intellettualistica e, se attuata, darebbe luogo solamente a schemi burocratici senza impulso e senza possibilità di sviluppo.
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