408, e quello dell’idealista Ruggero Rinaldi, Gioberti e il problema religioso del Risorgimento, prefazione di Balbino Giuliano, Vallecchi, Firenze, in 8°, pp. XXVIII-180. Ambedue, sebbene partendo da punti di vista diversi, giungono a dimostrazioni simili: che il Gioberti, cioè, non è per nulla lo Hegel italiano, ma si mantiene nel campo dell’ortodossia cattolica e dell’ontologismo. È da tener conto dell’importanza che ha nel «gentilismo» l’interpretazione idealistica del Gioberti, che in fondo è un episodio di Kulturkampf o un tentativo di riforma cattolica. È da notare l’introduzione del Giuliano al libro del Rinaldi, perché pare che il Giuliano presenti alcuni dei problemi di cultura posti dal Concordato in Italia e cioè come, avvenuto l’accordo politico tra Stato e Chiesa, possa aversi un «accordo» tra trascendenza e immanenza nel campo del pensiero filosofico e della cultura.
[Un congresso hegeliano.] Discussioni sul congresso internazionale hegeliano tenuto a Roma nel 1933 (terzo congresso della Società internazionale hegeliana). Si è voluto vedere in esso un’affermazione tendenziosa dell’idealismo attualistico italiano (Gentile, ecc.) nel mezzo dell’anno santo indetto dal Vaticano per il 1900° anniversario della nascita di Cristo. Il congresso fu cosí combattuto e dai cattolici e dagli epigoni del positivismo o neocriticismo.
«I luoghi comuni a rovescio». Per molti essere «originali» significa solo capovolgere i luoghi comuni dominanti in una certa epoca: per molti questo esercizio è il massimo della eleganza e dello snobismo intellettuale e morale.
| |
Ruggero Rinaldi Gioberti Risorgimento Balbino Giuliano Vallecchi Firenze Gioberti Hegel Gioberti Kulturkampf Giuliano Rinaldi Giuliano Concordato Italia Stato Chiesa Discussioni Roma Società Gentile Vaticano Cristo
|