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      Inghilterra e Germania. Un raffronto dei due paesi per riguardo al loro comportamento di fronte alla crisi di depressione del 1929 [e anni] seguenti. Da questa analisi dovrebbe risultare la reale struttura dell’uno e dell’altro e la reciproca posizione funzionale nel complesso economico mondiale, elemento della struttura che non è, di solito, attentamente osservato. Si può iniziare l’analisi dal fenomeno della disoccupazione. Le masse di disoccupati in Inghilterra e in Germania hanno lo stesso significato? Il teorema delle «proporzioni definite» nella divisione del lavoro interno si presenta allo stesso modo nei due paesi? Si può dire che la disoccupazione inglese, pur essendo inferiore numericamente a quella tedesca, indica che il coefficiente «crisi organica» è maggiore in Inghilterra che in Germania, dove invece il coefficiente «crisi ciclica» è piú importante. Cioè nell’ipotesi di una ripresa «ciclica», l’assorbimento della disoccupazione sarebbe piú facile in Germania che in Inghilterra. Da quale elemento della struttura dipende questa differenza: dalla maggiore importanza che ha in Inghilterra il commercio in confronto della produzione industriale, cioè dall’esistenza in Inghilterra di una massa di «proletari» legati alla funzione commerciale, superiore a quella tedesca, dove invece è maggiore la massa industriale. Composizione della popolazione attiva e sua distribuzione nelle diverse attività. Molti commercianti (banchieri, agenti di cambio, rappresentanti, ecc.) determinano un largo impiego di personale per i loro servizi quotidiani: aristocrazia piú ricca e potente che in Germania.


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Passato e presente
di Antonio Gramsci
pagine 364

   





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