Alla bibliografia su questo argomento bisogna aggiungere gli articoli di Mussolini sull’«Avanti!» a proposito di Trieste, e il suo opuscolo sul Trentino pubblicato dalla «Voce». Articoli furono pubblicati dal «Viandante» di Monicelli, dovuti ad Arturo Labriola, a Francesco Ciccotti, e mi pare ad altri (il problema nazionale fu uno dei punti critici per cui una parte degli intellettuali sindacalisti passò al nazionalismo: Monicelli, ecc.). Vedere in quanto il Vivante seguiva l’austro-marxismo sulla quistione nazionale e in quanto se ne distaccava; vedere le critiche dei russi all’austro-marxismo sulla quistione nazionale. Speciale forma che assumeva la quistione nazionale a Trieste e in Dalmazia (per gli italiani): articolo di Ludo Hartmann nella «Unità» del 1915, riprodotto nel volumetto sul Risorgimento (editore Vallecchi): polemiche sulla «Voce» a proposito dell’irredentismo e della quistione nazionale con molti articoli (mi pare uno del Borgese) favorevoli alla tesi «austriaca» (Hartmann).
[«La Voce».] Sul movimento della «Voce» di Prezzolini, che aveva certamente uno spiccato carattere di campagna per un rinnovamento morale e intellettuale della vita italiana (in ciò poi, continuava, con piú maturità, il «Leonardo», e si distinse poi da «Lacerba» di Papini e dall’«Unità» di Salvemini, ma piú da «Lacerba» che dall’«Unità»), cfr. il libro di Giani Stuparich su Scipio Slataper, edito nel 1922 dalla casa editrice «La Voce».
[I bollettini di guerra.] Il compilatore dei bollettini di guerra del Comando supremo italiano, dal maggio 1917 al novembre 1918, compreso anche l’ultimo piú famoso, fu l’attuale generale Domenico Siciliani.
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