Originalità e ordine intellettuale. Una massima di Vauvenargues: «È piú facile dire cose nuove che metter d’accordo quelle che sono già state dette». Si può analizzare questa massima nei suoi elementi. È piú difficile instaurare un ordine intellettuale collettivo che inventare arbitrariamente dei principî nuovi e originali. Necessità di un ordine intellettuale, accanto all’ordine morale, e all’ordine... pubblico. Per creare un ordine intellettuale, necessità di un «linguaggio comune» (contro neolalismo intellettuale e bohemismo). Originalità «razionale»; anche il filisteo è un originale, cosí come lo scapigliato. Nella pretesa dell’originalità c’è molta vanità e individualismo, e poco spirito creatore ecc.
Tempo. In molte lingue straniere la parola «tempo», introdotta dall’italiano attraverso il linguaggio musicale, ha assunto un significato proprio, generale ma non perciò meno determinato, che la parola italiana «tempo» per la sua genericità non può esprimere (né si potrebbe dire «tempo in senso musicale o come s’intende nel linguaggio musicale» perché darebbe luogo a equivoci). Occorre pertanto tradurre in italiano la parola italiana «tempo»: «velocità del ritmo» pare sia la traduzione piú esatta, e che del resto corrisponde al significato che la parola ha nella musica, e solamente «ritmo» quando la parola «tempo» è aggettivata: «ritmo accelerato» (o tempo accelerato), «ritmo rallentato», ecc. Altre volte «velocità del ritmo» è usata in senso ellittico per «misura della velocità del ritmo».
| |
Vauvenargues
|