Durante il processo Nasi, articolo del Verga nel giornale «Sicilia» del 1° novembre 1907, «in cui si dimostrava la falsità della tesi tendente a sostenere che la rivoluzione siciliana del ’48 fu d’indipendenza e non di unitarietà» (è da notare che nel 1907 era necessario combattere questa tesi). Nel 1920 un certo Enrico Messineo fondò (o voleva fondare?) un giornale «La Sicilia Nuova», «che intendeva propugnare l’autonomia siciliana»; invitò il Verga a collaborare e il Verga gli scrisse: «Sono italiano innanzi tutto, e perciò non autonomista». (Questo episodio del giornale del Messineo dev’essere accertato).
Max Nordau. Grande diffusione dei libri di Max Nordau in Italia, negli strati piú colti del popolo e della piccola borghesia urbana. Le menzogne convenzionali della nostra civiltà e Degenerazione erano giunte (nel 1921-1923) rispettivamente all’ottava e alla quinta edizione, nella pubblicazione regolare dei Fratelli Bocca di Torino; ma questi libri passarono nel dopoguerra nelle mani degli editori tipo Madella e Barion e furono lanciati dai venditori ambulanti a prezzi bassissimi in quantità molto notevole. Hanno cosí contribuito a introdurre nell’ideologia popolare (senso comune) una certa serie di credenze e di «cànoni critici» o pregiudizi che appaiono come la piú squisita espressione dell’intellettualità raffinata e dell’alta cultura, cosí come esse vengono concepite dal popolo, per il quale Max Nordau è un grande pensatore e scienziato.
Del ragionare per medie statistiche.
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