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      La «nuova» Scienza. G. A. Borgese e Michele Ardan. Nel romanzo di Jules Verne, Dalla terra alla luna, Michele Ardan, nel suo discorso programmatico dice liricamente che «lo spazio non esiste, perché gli astri sono talmente vicini gli uni agli altri che si può pensare l’universo come un tutto solido, le cui reciproche distanze possono paragonarsi alle distanze esistenti fra le molecole del metallo piú compatto come l’oro o il platino». Il Borgese, sulle tracce di Eddington, ha capovolto il ragionamento del Verne e sostiene che la «materia solida» non esiste, perché il vuoto nell’atomo è tale che un corpo umano, ridotto alle parti solide, diverrebbe un corpuscolo visibile solo al microscopio. È la «fantasia» di Verne applicata alla scienza degli scienziati e non piú a quella dei ragazzi. (Il Verne immagina che nel momento in cui l’Ardan espone la sua tesi, Maston, una delle figurette con cui rende arguti i suoi libri, nel gridare con entusiasmo: «Sí, le distanze non esistono!» stia per cadere e provare cosí, sulla sua pelle, se le distanze esistono o no).
     
     
      Gerrymandering. (Non so cosa significa mandering). Gerry, un americano, che avrebbe applicato per primo il trucco elettorale di raggruppare arbitrariamente le circoscrizioni per avere maggioranze fittizie. (Questo trucco si verifica specialmente nei collegi uninominali, costituiti in modo che pochi elettori bastano per eleggere i deputati di destra, mentre ne occorrono enormemente di piú per eleggere un deputato di sinistra: confronta le elezioni francesi del 1928 e confronta il numero di voti e gli eletti del partito Marin e quelli del gruppo Cachin.


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Passato e presente
di Antonio Gramsci
pagine 364

   





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