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      .. (dove si descrivono le prove per un dramma, Garibaldi, di Italo Sulliotti) si accenna al fatto della presenza di Ricciotti (le prove si facevano a Milano).
     
     
      Teoria dei costi comparati e decrescenti. Da vedere se questa teoria, che occupa tanto posto nell’economia moderna ufficiale con l’altra dell’equilibrio statico e dinamico, non sia perfettamente aderente, o corrispondente in altro linguaggio, alla teoria marxista del valore e della caduta del saggio del profitto, non ne sia cioè l’equivalente scientifico in linguaggio ufficiale e «puro» (spogliato di ogni energetica politica per le classi produttrici subalterne).
     
     
      [L’industria elettrica.] Dal rapporto letto dall’ing. Giacinto Motta all’assemblea ordinaria del 27 marzo 1927 della Edison: - L’industria della produzione e distribuzione dell’energia elettrica alla fine del 1926 ha preso decisamente la testa nell’attività industriale italiana. Secondo le statistiche della confederazione bancaria, il capitale delle anonime esercenti l’industria elettrica ammontava alla fine del ’26 a 6.260 milioni, mentre quello delle industrie meccaniche, metallurgiche, ed affini, che nella statistica seguono immediatamente, ammontava a 4.757 milioni. Una statistica piú completa dell’Unione nazionale industrie elettriche (Uniel), considera i dati di 1.785 aziende private e 340 enti pubblici e tenendo conto anche delle obbligazioni propriamente dette, indica l’ammontare degli investimenti al settembre 1926 in 7.857 milioni di lire, corrispondenti a circa 2.650 milioni lire-oro.


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Passato e presente
di Antonio Gramsci
pagine 364

   





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