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      Il Papato ha colpito il modernismo come tendenza riformatrice della Chiesa e della religione cattolica, ma ha sviluppato il popolarismo, cioè la base economico-sociale del modernismo e oggi con Pio XI fa di esso il fulcro della sua politica mondiale.
      Invece il Partito d’Azione mancò addirittura di un programma concreto di governo. Esso, in sostanza, fu sempre, piú che altro, un organismo di agitazione e propaganda al servizio dei moderati. I dissidi e i conflitti interni del Partito d’Azione, gli odî tremendi che Mazzini suscitò contro la sua persona e la sua attività da parte dei piú gagliardi uomini d’azione (Garibaldi, Felice Orsini, ecc.) furono determinati dalla mancanza di una ferma direzione politica. Le polemiche interne furono in gran parte tanto astratte quanto lo era la predicazione del Mazzini, ma da esse si possono trarre utili indicazioni storiche (e valgano per tutti gli scritti del Pisacane, che d’altronde commise errori politici e militari irreparabili, come l’opposizione alla dittatura militare di Garibaldi nella Repubblica Romana). Il Partito d’Azione era imbevuto della tradizione retorica della letteratura italiana: confondeva l’unità culturale esistente nella penisola - limitata però a uno strato molto sottile della popolazione e inquinata dal cosmopolitismo vaticano - con l’unità politica e territoriale delle grandi masse popolari che erano estranee a quella tradizione culturale e se ne infischiavano dato che ne conoscessero l’esistenza stessa. Si può fare un confronto tra i giacobini e il Partito d’Azione.


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Il Risorgimento
di Antonio Gramsci
pagine 341

   





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