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      Il Merimée era fautore dell’unità italiana. (Racconta aneddoti piccanti sulla situazione francese: per esempio, i contadini, votando per Luigi Napoleone, credevano di votare per Napoleone I. Inutilmente si cercava di spiegar loro che la salma dell’Imperatore è sepolta agli Invalidi).
      Che la speranza di un possibile aiuto dell’esercito francese abbia nel ’48 influito a restringere il movimento di volontari, ecc. è possibile, tuttavia non spiega il fatto che i volontari presentatisi furono male impiegati e male trattati, non spiega l’inerzia militare dello stesso Piemonte e l’assenza di una chiara direzione politico-militare, nel senso spiegato nelle note successive; non spiega neanche il motto dell’«Italia farà da sé».
     
      [La stampa periodica.] Martino Beltrani Scalfa: Giornali di Palermo nel 1848-1849, con brevi accenni a quelli delle altre principali città d’Italia nel medesimo periodo, a cura del figlio Vito Beltrani, Palermo, Sandron, 1931. Si tratta di una esposizione condensata in poche linee del contenuto dei singoli periodici pubblicati a Palermo nel 1848 e 1849 e anche dell’anno precedente, nonché di numerosi giornali del continente (di Napoli, di Roma, della Toscana, del Piemonte e della Svizzera, cioè dell’«Italia del Popolo» di Mazzini), esposizione fatta generalmente giorno per giorno. Per i giornali non siciliani si dà importanza a ciò che riguarda la Sicilia. Nel 1847, i giornali palermitani erano appena sei; nel ’48-49 il Beltrani Scalfa ne annovera centoquarantuno e non è da escludere che gliene sia sfuggito qualcuno.


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Il Risorgimento
di Antonio Gramsci
pagine 341

   





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