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      (Su questo episodio devo aver scritto una nota in altro posto, senza aver davanti la lettera del Tanari: vedere e raggruppare).
     
      Emigrazione e movimenti intellettuali. Funzione dell’emigrazione nel provocare nuove correnti e nuovi raggruppamenti intellettuali. Emigrazione e Libia. Discorso di Ferri alla Camera nel 1911, dopo il suo ritorno dall’America (la lotta di classe non spiega l’emigrazione). Passaggio di un gruppo di sindacalisti al partito nazionalista. Concetto di nazione proletaria in Enrico Corradini. Discorso di Pascoli La grande proletaria si è mossa. Sindacalisti-nazionalisti di origine meridionale: Forges Davanzati-Maraviglia. In generale molti sindacalisti [sono] intellettuali d’origine meridionale. Loro passaggio episodico nelle città industriali (il ciclonismo): loro piú stabile fortuna nelle regioni agricole, dal Novarese alla valle Padana e alle Puglie. Movimenti agrari del decennio 1900-1910. La statistica dà in quel periodo un aumento del 50% dei braccianti, a scapito specialmente della categoria degli obbligati-schiavandari (statistica del 1911: cfr. prospetto dato dalla «Riforma Sociale»). Nella valle del Po, ai sindacalisti succedono i riformisti piú piatti, eccetto che a Parma e in vari altri centri, dove il sindacalismo si unisce al movimento repubblicano, formando l’Unione del Lavoro dopo scissione del ’14-15. Il passaggio di tanti contadini al bracciantato è legato al movimento della cosidetta «Democrazia cristiana» («l’Azione» di Cacciaguerra usciva a Cesena) e al modernismo: simpatie di questi movimenti per il sindacalismo.


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Il Risorgimento
di Antonio Gramsci
pagine 341

   





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