E poiché le parole, monete tarlate di un mondo tarlato dalla retorica dei servi padr-oni, sono sorde a riempirsi dell'empito della coscienza dell'uomo libero, il mio essere piú profondo si alimenta della sua stessa passione, momentaneamente circoscritta a troppo pochi individui, schivando di servirsi, in un mondo di larve vaneggianti in una prigione di nebbia, delle stesse parole che questa prigione servono a infittire e a rendere piú pestilenzialmente nauseabonda.
I massimalisti russi(26)
I massimalisti russi sono la stessa rivoluzione russa.
Kerensky, Zeretelli, Cernof sono l'oggi della rivoluzione, sono i realizzatori di un primo equilibrio sociale, la risultante di forze in cui i moderati hanno ancora molta importanza. I massimalisti sono la continuità della rivoluzione, sono il ritmo della rivoluzione: perciò sono la rivoluzione stessa.
Essi incarnano l'idea-limite del socialismo: vogliono tutto il socialismo. E hanno questo compito: impedire che si addivenga a un compromesso definitivo tra il passato millenario e l'idea, essere il vivente simbolo della meta ultima cui si deve tendere; impedire che il problema immediato dell'oggi da risolvere si dilati fino a occupare tutta la coscienza, e diventi unica preoccupazione, diventi frenesia spasmodica che erige cancelli insormontabili a ulteriori possibilità di realizzazione.
È questo il pericolo massimo di tutte le rivoluzioni: il formarsi della convinzione che un determinato momento della nuova vita sia definitivo, e che bisogni fermarsi per guardare indietro, per assodare il fatto, per gioire finalmente del proprio successo.
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Zeretelli Cernof
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