L'America del Nord è capitalisticamente piú progredita dell'Inghilterra, perché nell'America del Nord gli anglosassoni hanno incominciato di un colpo dallo stadio cui l'Inghilterra era arrivata dopo lunga evoluzione. Il proletariato russo, educato socialisticamente, incomincerà la sua storia dallo stadio massimo di produzione cui è arrivata l'Inghilterra d'oggi, perché dovendo incominciare, incomincerà dal già perfetto altrove, e da questo perfetto riceverà l'impulso a raggiungere quella maturità economica che secondo Marx è condizione necessaria del collettivismo. I rivoluzionari creeranno essi stessi le condizioni necessarie per la realizzazione completa e piena del loro ideale. Le creeranno in meno tempo di quanto avrebbe fatto il capitalismo. Le critiche che i socialisti hanno fatto al sistema borghese, per mettere in evidenza le imperfezioni, le dispersioni di ricchezza, serviranno ai rivoluzionari per far meglio, per evitare quelle dispersioni, per non cadere in quelle deficienze. Sarà in principio il collettivismo della miseria, della sofferenza. Ma le stesse condizioni di miseria e di sofferenza sarebbero ereditate da un regime borghese. Il capitalismo non potrebbe subito fare in Russia piú di quanto potrà fare il collettivismo. Farebbe oggi molto meno, perché avrebbe subito di contro un proletariato scontento, frenetico, incapace ormai di sopportare per altri anni i dolori e le amarezze che il disagio economico porterebbe. Anche da un punto di vista assoluto, umano, il socialismo immediato ha in Russia la sua giustificazione.
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