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      La nostra sicurezza, la nostra libertà, non l'abbiamo mai viste. Ci parlano di un mondo che non abbiamo mai visto, dove non abbiamo mai vissuto [quarantadue righe censurate].
      Abbiamo sentito dire che questa libertà, questa sicurezza sono in altri paesi garantite ai cittadini: ne abbiamo notizia dai libri e dai giornali, persone di assoluta fiducia ce l'hanno affermato, alcuni di noi lo hanno potuto constatare durante i loro pellegrinaggi forzati all'estero. Ma nel nostro paese? Per il nostro paese noi rimaniamo nello stato d'animo di Diamantino: ci pare sentire descrivere un paese incantato, di sogno, abitato da chissà quali miracolose creature della fantasia. La libertà, la sicurezza? Non riusciamo, sperimentalmente, a rappresentarcele: sono il mito, la favola, l'Eden cui tendiamo quando, in una delle poche notti dell'anno, dopo non aver avuto nella giornata e nella sera alcuna seccatura, dormiamo tranquilli e il magico sogno ci fa vivere in mondi ultraterreni.
      Costituente e Soviet(39)
     
      Lo scioglimento della Costituente, subito dopo la sua prima assemblea, non è solo un episodio di violenza giacobina, come piace raffigurarlo ai giornalisti che non hanno ancora compreso nulla di quanto sta succedendo in Russia.
      La Costituente era il mito vago e confuso del periodo prerivoluzionario. Mito intellettualistico, continuazione nel futuro delle tendenze sociali che si potevano cogliere nella parte piú appariscente e superficiale delle confuse forze rivoluzionarie di prima della rivoluzione.


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Scritti politici
Prima parte
di Antonio Gramsci
pagine 279

   





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