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      Il privilegio governativo giolittiano č intaccato: un altro partito č riuscito a stare al potere piú di quanto era presumibile, e sta cercando di insediarvisi stabilmente. La logica della storia, in simili casi, ha portato a questo risultato ottimo (la storia dei partiti in Inghilterra insegni): sotto i colpi della concorrenza spietata di due partiti ugualmente forti, che temono il predominio l'uno dell'altro, lo Stato s'alleggerisce del suo fardello di funzioni ingombranti, l'amministrazione si discentra, la burocrazia attenua la sua tirannide, i poteri si rendono indipendenti. Lo Stato perde la sua impalcatura feudale, dispotica, militaresca e si costituisce in modo che sia impossibile la dittatura di un capopartito, ma ci sia sempre la possibilitā dell'alternarsi, del succedersi al potere di chi rappresenta l'essenziale delle forze politiche ed economiche del paese, che pertanto vedrā dare impulso alle sue energie naturali e spontanee sorte dall'attivitā economica, e non dilatare morbosamente i ceti parassitari, che dalla politica muovono per l'attivitā economica, che nel superprivilegio trovano l'unica loro ragione di esistenza.
     
      Classe, Stato, partiti
     
      Cosa rappresenta lo Stato per i socialisti? Lo Stato č l'organizzazione economico-politica della classe borghese. Lo Stato č la classe borghese nella sua concreta forza attuale.
      La classe borghese non č una unitā fuori dello Stato. Per il principio e l'azione della libera concorrenza sorgono e si costituiscono continuamente nuovi gruppi di produttori capitalisti che integrano incessantemente la capacitā economica del regime.


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Scritti politici
Prima parte
di Antonio Gramsci
pagine 279

   





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