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      Accende un fiammifero e aggiunge: ecco la scintilla che nascerebbe dall'urto ormai reso inutile. E accende il sigaro. Ma chi può prendere per senso hegeliano della storia, per pensiero marxistico un tale miserevole giuoco di bussolotti?
     
     
      La funzione del proletariato
     
      Come il Partito socialista, organizzazione della classe proletaria, non può entrare in concorrenza per la conquista del governo senza perdere il suo valore intrinseco e diventare uno sciame di mosche cocchiere, cosí non può collaborare con un ceto borghese organizzato parlamentare, senza far del male, determinando pseudo-fatti che dovranno essere disfatti e corretti. Il marasma politico che la collaborazione di classe determina è dovuto al dilatarsi spasmodico di un partito borghese, che oltre al detenere lo Stato, si serve anche della classe antagonista allo Stato, diventando un ircocervo, un mostro storico senza volontà e fini determinati, preoccupato solo del possesso dello Stato, al quale si incrosta come la ruggine. L'attività dello Stato si riduce a puro giure, alle composizioni formali dei dissidi, non intacca mai la sostanza; lo Stato diventa un carro zingaresco, che si regge a furia di tasselli e chiavi, ed è mastodontico su quattro piccole rotelline.
      Il Partito socialista, se vuole rimanere e sempre piú diventare l'organo esecutivo del proletariato, deve osservare e far rispettare da tutti il metodo della piú feroce intransigenza. I partiti borghesi, se vogliono andare al governo, per la sola loro forza intrinseca, dovranno evolversi, mettersi a contatto col paese, porre fine ai loro dissidi particolaristici, acquistare una sagoma politica ed economica che li distingua.


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Scritti politici
Prima parte
di Antonio Gramsci
pagine 279

   





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