Si muovano, per dio, lottino, chiamino il paese a giudicare. No, essi vogliono far muovere il proletariato, vogliono, meglio ancora, far votare i deputati socialisti.
L'intransigenza è inerzia, nevvero? Ma il movimento non è solo atto fisico, è anche intellettuale, anzi prima che fisico è sempre intellettuale, eccettuato che per le marionette. Togliete al proletariato la sua coscienza di classe: marionette, quanto movimento!
Cultura e lotta di classe(49)
La Giustizia di Camillo Prampolini, offre ai suoi lettori una rassegna delle opinioni espresse dai settimanali socialisti sulla polemica tra la direzione dell'Avanti! ed il gruppo parlamentare. L'ultimo capitolo della rassegna è spiritosamente intitolato Gli interpreti del proletariato e spiega:
La Difesa di Firenze e Il Grido di Torino, i due esponenti piú rigidi e culturali della dottrina intransigente, svolgono larghe considerazioni teoriche che ci è impossibile riassumere e che ad ogni modo sarebbe poco utile riprodurre, perché — quantunque quei due giornali affermino di essere genuini interpreti del proletariato e di avere con sé la grande massa — i nostri lettori non sarebbero abbastanza colti per capire il loro linguaggio.
E l'implacabile Giustizia, perché non si dica che «faccia della maligna ironia», riporta quindi due passi staccati di un articolo del Grido, per concludere: «Piú proletariamente chiari di cosí non si potrebbe essere».
Il compagno Prampolini ci offre lo spunto per trattare una questione di non piccolo momento nei riguardi della propaganda socialista.
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