Il trionfo della nostra frazione al Congresso non deve illuderci e indurci a rallentare la nostra opera di cultura e di educazione; esso anzi ci crea responsabilità maggiori. Il mondo capitalista è in sussulto; lo spostamento avvenuto dei risparmi innumeri nelle mani di pochi capitalisti dà audacia alla borghesia, ma determina in essa una lotta intestina; si profila, per un tempo non lontano, un cozzo formidabile di interessi tra industriali e agricoltori, tra Nord e Sud, sulla quistione delle tariffe doganali. Lo Stato borghese, o piccolo-borghese, minaccia per un momento di rimanere scoperto [dieci righe censurate].
Il Patto d'alleanza(56)
Il dissidio tra la Confederazione generale del lavoro e il Partito socialista italiano si è composto «giuridicamente» in un Patto d'alleanza, nel quale sono fissate le competenze reciproche e vengono stabiliti i rapporti e le norme secondo i quali i due organismi del movimento socialista e proletario svolgeranno la loro attività evitando i cozzi e gli attriti.
La composizione ci allieta per la buona volontà che rivela negli uomini. Ma non ci lasciamo illudere che si sia ormai entrati in un'èra di perfetto accordo e di idillio. Il dissidio, piú che negli uomini, era nelle cose. Gli uomini possono facilmente, quando siano sinceri e aspirino al lavoro fecondo, mettere d'accordo le loro volontà buone; la composizione «giuridica» è sufficiente a ciò. Ma le cose sono meno duttili e malleabili, il plasmarle a un fine programmatico è operazione molto difficile e complicata.
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