Cultura e propaganda socialista(3)
Pubblichiamo, in altra parte della rassegna, la relazione «Cultura e propaganda socialista» presentata dal compagno Mario Montagnana al Congresso dei giovani socialisti piemontesi. Le tesi sostenute dal Montagnana e approvate dal Congresso, sono le tesi da noi proposte e sostenute: la discussione, che i congressisti ne hanno fatto, ci riguarda molto da vicino.
La relazione Montagnana è stata approvata all’unanimità (132 delegati investiti di 4.400 poteri). Vennero presentati tre ordini del giorno di solidarietà con la nostra rassegna; fu unanimemente approvato questo: «I giovani socialisti piemontesi, riuniti in congresso, plaudendo all’iniziativa dei compagni che hanno promosso la pubblicazione dell’Ordine Nuovo, s’impegnano affinché venga diffuso nella regione fra le masse operaie e contadine, per quella propaganda di ricostruzione che ritengono necessaria».
Le osservazioni mosse alla rassegna riguardano la «non popolarità elementare» degli articoli inseritivi. Il compagno Montagnana ha risposto che la propaganda spicciola da svolgersi oggi deve essere diversa da quella tradizionale. Oggi dobbiamo diffondere la persuasione che i problemi economici e morali scatenati dalla guerra possono risolversi solo nella Internazionale comunista, intesa come un sistema mondiale di dittature proletarie. Dobbiamo diffondere nozioni esatte sul concetto di dittatura proletaria, intesa come sistema nazionale di Consigli operai e contadini organizzato in potere statale e rivolto alla soppressione delle classi e della proprietà privata, generatrice dei conflitti e del disordine attuale.
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