Dobbiamo educare i proletari alla gestione della fabbrica comunista e all’autogoverno. Ma questo compito che i socialisti si propongono non può essere svolto simultaneamente per tutti gli strati della classe lavoratrice: è necessario promuovere il formarsi di gerarchie di cultura, il formarsi di una aristocrazia dei comunisti d’avanguardia, dei giovani piú volenterosi e piú capaci di lavoro e di sacrificio. A essi appunto spetterà il compito di rendere popolari i concetti rivoluzionari, di svolgerli tra le masse locali adattandoli alle differenti psicologie, investendo del loro spirito i problemi particolari delle regioni, dei differenti ceti proletari e semiproletari. L’Ordine Nuovo si era proposto questo compito: promuovere la nascita di gruppi liberamente costituiti in seno al movimento socialista e proletario per lo studio e la propaganda dei problemi della rivoluzione comunista. In tre mesi di vita ha ottenuto ingenti risultati: la proposta Montagnana per la costituzione di commissioni di cultura in seno ai fasci giovanili è uno di questi risultati; il movimento iniziatosi nelle officine torinesi per la trasformazione delle vecchie commissioni interne in commissioni di delegati di reparto, che in questi giorni si è concretato nelle officine della Fiat-Centro (la prima officina italiana che avrà il nuovo istituto proletario) è un altro di questi risultati. Sistemare questa propaganda iniziata dagli amici dell’Ordine Nuovo è il compito attuale; già una riunione in proposito è stata tenuta, altre se ne terranno: informeremo i lettori delle deliberazioni che vi saranno prese.
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