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      Tutte le attivitą di interesse generale sono state nazionalizzate, burocratizzate, militarizzate. Per attuare questa mostruosa costruzione lo Stato e le minori associazioni capitalistiche fecero la mobilitazione in massa della piccola e media borghesia. Senza che avessero una preparazione culturale e spirituale, decine e decine di migliaia di individui furono fatti affluire dal fondo dei villaggi e delle borgate meridionali, dai retrobottega degli esercizi paterni, dai banchi invano scaldati delle scuole medie e superiori, dalle redazioni dei giornali di ricatto, dalle rigatterie dei sobborghi cittadini, da tutti i ghetti dove marcisce e si decompone la poltroneria, la vigliaccheria, la boria dei frantumi e dei detriti sociali depositati da secoli di servilismo e di dominio degli stranieri e dei preti sulla nazione italiana: e fu loro dato uno stipendio da indispensabili e da insostituibili, e fu loro affidato il governo delle masse di uomini, nelle fabbriche, nelle cittą, nelle caserme, nelle trincee del fronte [quattordici righe censurate].
      Le elezioni parlamentari hanno mostrato che le masse di uomini vogliono essere guidate e governate da socialisti, che le masse di uomini vogliono una costituzione sociale in cui chi non produce, chi non lavora, non mangia. Questi signori, che continuano a prelevare sul reddito della produzione nazionale e sul credito estero dello Stato una taglia di un miliardo al mese, che gridano sui tetti la loro passione nazionalista e si fanno mantenere dalla patria; [due righe censurate]


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Scritti politici
Seconda parte
di Antonio Gramsci
pagine 334

   





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