E non vi è nessun motivo per cui, rivolgendosi a operai e contadini, trattando i problemi che li riguardano cosí da vicino come quelli dell’organizzazione della loro comunità, si debba usare un tono minore, diverso da quello che a siffatti problemi si conviene. Volete che chi è stato fino a ieri uno schiavo diventi un uomo? Incominciate a trattarlo, sempre, come un uomo, e il piú grande passo in avanti sarà già fatto.
Primo: rinnovare il Partito(22)
Il Partito socialista è il partito degli operai e dei contadini poveri. Sorto nel campo della democrazia liberale (nel campo della concorrenza politica, che è una proiezione del processo di sviluppo del capitalismo) come una delle forze sociali che tendono a crearsi una base di governo e a conquistare il potere di Stato per rivolgerlo a beneficio dei loro, la sua missione consiste nell’organizzare gli operai e i contadini poveri in classe dominante, nello studiare e promuovere le condizioni favorevoli per l’avvento di una democrazia proletaria.
Il Partito socialista italiano è riuscito ad attuare la piú facile ed elementare parte del suo compito storico: è riuscito ad agitare le masse fin negli strati piú profondi, è riuscito ad accentrare l’attenzione del popolo lavoratore sul suo programma di rivoluzione e di Stato operaio, è riuscito a costruire un apparecchio di governo di tre milioni di cittadini che, se consolidato e materializzato in istituti permanenti rivoluzionari, sarebbe stato sufficiente per impadronirsi del potere di Stato.
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