La classe operaia domina oggi la produzione, è il padrone della società, perché può recidere, incrociando le braccia, gli ultimi nervi che la fanno vibrare ancora, perché solo uno sforzo eroico di produttività potrebbe infonderle nuova vita e nuova virtú di sviluppo. Gli apostoli salariati, gli staffieri del capitale, gli avidi Lazzari della dispensa borghese credono di potere, con le loro gonfiezze patriottiche o umanitarie da romanzo d’appendice, incitare questo eroismo produttivo del proletariato, come sono riusciti a incitarne l’eroismo guerriero. Il bel gioco riesce una volta sola: e non è possibile, in questo caso, farsi dare una mano dai carabinieri, per ben riuscire! Bisognerà adattarsi, con le buone o con un «pizzico» di guardie rosse: il proletariato aumenterà la produzione per il comunismo, per attuare la sua concezione del mondo, per rendere storia la sua «filosofia», non per procurare nuovi ozi o nuovi sperperi ai detentori di carta moneta: aumenterà la produzione quando l’arma del suo potere di Stato sfronderà l’albero della vita dei moltissimi rami secchi: questa potatura di per se stessa determinerà un aumento di produzione, cioè una migliore distribuzione e la possibilità di un risparmio.
Partito di governo e classe di governo(24)
Il Partito socialista è un partito di governo, è un partito che dovrà esercitare il potere politico. Il Partito socialista è l’espressione degli interessi della classe proletaria, della classe costituita dagli operai di fabbrica, che non hanno proprietà e che non diventeranno mai proprietari.
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