L’autocrazia del capitalista nella fabbrica è il presupposto economico del militarismo e dell’imperialismo; se il privilegio della classe proprietaria sulla produzione viene limitato, viene controllato, tutto lo Stato borghese ne soffre, il potere della borghesia scade, il militarismo sente mancarsi il terreno sotto i piedi. Il militarismo tedesco ha reagito violentemente contro la minaccia, ha svuotato di ogni potere lo Stato parlamentare che permetteva discussioni e azioni cosí pericolose per l’ordine costituito, ha cercato di imporre esplicitamente la sua dittatura.
Cosí si è chiuso il periodo di stasi democratica in Germania: la guerra civile nuovamente divampa e il proletariato tedesco si trova in posizioni enormemente piú favorevoli che nel gennaio 1919. Le esperienze storiche che la piccola borghesia occidentale si attendeva dal «popolo» tedesco, le attende oggi il proletariato occidentale dal proletariato tedesco: la elaborazione e la costruzione del sistema dei Soviet come forma della dittatura proletaria, come strumento dell’aspra lotta che la classe operaia dovrà combattere per attuare la società comunista.
Per un rinnovamento del Partito socialista(26)
La seguente relazione fu presentata al Consiglio nazionale di Milano dai rappresentanti della Sezione socialista e della Federazione provinciale torinese e serví come base alla critica dell’opera e dell’indirizzo della direzione del Partito.
1) La fisionomia della lotta delle classi è in Italia caratterizzata nel momento attuale dal fatto che gli operai industriali e agricoli sono incoercibilmente determinati, su tutto il territorio nazionale, a porre in modo esplicito e violento la quistione della proprietà sui mezzi di produzione.
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