Cosí avviene, per l’incapacità politica dei componenti la direzione, che il Partito socialista italiano perda ogni giorno piú della sua forza e del suo potere organizzativo sulle masse, cosí è avvenuto che il Congresso anarchico di Bologna abbia avuta tanta importanza per le masse proletarie, cosí avverrà, se i gruppi comunisti non reagiscono energicamente, che il Partito finirà col perdere ogni controllo sulle masse, e queste, non avendo nessuna guida, saranno, dallo svolgersi degli avvenimenti, cacciate in una situazione peggiore di quella delle masse proletarie di Austria e di Germania.
Noi dell’Ordine Nuovo e i socialisti torinesi in genere siamo stati presentati al proletariato italiano, dopo il movimento dell’aprile, come una razzamaglia di frenetici, di scalmanati e di indisciplinati. Poiché i dirigenti degli uffici centrali non si occupano di quanto succede tra gli industriali e di quanto succede tra gli operai, poiché essi vedono la storia come svolgentesi per opera di astrazioni ideologiche (le classi in genere, il partito in genere, l’umanità in genere) e non per opera degli uomini reali che si chiamano Pietro, Paolo, Giovanni e sono quello che sono realmente, e non per opera delle comunità urbane e rurali determinate nello spazio e nel tempo, che mutano (e rapidamente mutano nel periodo attuale) col mutare di luoghi e col volgere dei mesi e anche delle settimane, cosí questi dirigenti non prevedono nulla, e sono portati a scorgere una coda di diavolo in ogni evento, e sono portati a scaricarsi della loro responsabilità storica sulle spalle dei moltiplicatisi gruppi di indisciplinati e di anarcoidi.
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