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      Gerarchia? Sí, gerarchia; il potere operaio è la fondazione di una nuova gerarchia delle classi sociali; gli intellettuali, i contadini, tutte le classi medie, riconoscono nella classe operaia la fonte del potere di Stato, riconoscono la classe operaia come classe dirigente; interrogate nei suffragi, per gli istituti rappresentativi, scelgono i deputati nel partito della classe operaia, nel Partito comunista queste classi dànno le masse di fanteria e di cavalleria all’esercito rosso che difende lo Stato dalle aggressioni esterne, dànno le masse di manovali all’esercito del lavoro che combatte contro il freddo e la fame, dànno i tecnici per l’industria e l’agricoltura, dànno i tecnici dell’arte militare, tutte queste classi contribuiscono a dare vita alle diverse funzioni dell’apparecchio statale della nazione russa, che è in mano alla classe operaia e non piú in mano ai capitalisti. Ecco il fondamentale problema storico che ha risolto la classe operaia russa, ecco perché la classe operaia russa ha dimostrato di essere storicamente matura, di essere la depositaria dei destini del popolo russo: la classe operaia russa ha organizzato la società russa, in tutti i suoi diversi strati, e l’ha organizzata in modo che gli sforzi comuni, i sacrifizi comuni, le volontà comuni fossero rivolti a un fine unico, all’attuazione del programma operaio, divenuto idea e missione dello Stato.
      Solo Stato operaio nel mondo, circondato da una muta feroce di implacabili nemici, la Russia dei Soviet doveva risolvere un secondo problema esistenziale: fissare la sua posizione nel sistema mondiale delle potenze.


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Scritti politici
Seconda parte
di Antonio Gramsci
pagine 334

   





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