I comunisti non daranno piú tregua al Partito socialista che ha dichiarato di essersi strettamente disciplinato e centralizzato ed è quindi corresponsabile in solido di ciò che fanno e di ciò che non fanno tutti i suoi iscritti. Il problema della disoccupazione è un problema nazionale, può essere affrontato solo nazionalmente, con un’azione coordinata d’insieme. La Confederazione è la Centrale del movimento operaio italiano; essa deve apertamente e chiaramente dire ciò che consiglia di fare o di non fare. È giusto che il movimento sindacale sia strettamente disciplinato. Ma disciplina sottintende programma d’azione, sottintende una concezione generale del momento che si attraversa, sottintende una previsione dello svolgersi dei fatti. Qual è il programma d’azione, qual è la concezione generale, quali sono le previsioni degli uomini che la maggioranza degli operai italiani organizzati ha investito del potere supremo, ha investito della responsabilità di sovraintendere ai piú vitali interessi delle grandi masse popolari?
I comunisti e le elezioni(54)
Il Partito comunista è il partito politico, storicamente determinato, della classe operaia rivoluzionaria.
La classe operaia è nata e s’è organizzata sul terreno della democrazia borghese, nei quadri del regime costituzionale e parlamentare. Legata alle sorti della grande industria moderna, con le sue grandi officine e le sue città immense, formicolanti di moltitudini diverse e caotiche, la classe operaia solo lentamente e attraverso le piú crudeli esperienze e le piú amare delusioni ha preso coscienza della propria unità e dei propri destini di classe.
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