Il governo rappresenta il sovrano nel Parlamento nazionale, il governo è anzi responsabile per il sovrano dinanzi al Parlamento nazionale e dinanzi al popolo. Se il governo lascia impunemente violare la Costituzione, se il governo permette la formazione nel paese di bande armate, se il governo permette che associazioni private costituiscano depositi di armi e munizioni, se il governo permette che decine di migliaia di privati cittadini, armati, inquadrati militarmente, con casco e moschetto, dopo avere, indisturbati, percorso il paese, invadano la capitale e sfoggino apertamente la loro «potenza», cosa significa ciò se non questo: avere il governo, responsabile per il sovrano, violato il giuramento di fedeltà alla Costituzione? Cosa significa ciò se non che si sta preparando, da parte degli organismi statali che si raggruppano nel potere esecutivo, un colpo di Stato? Cosa significa ciò se non che in Italia viviamo già nell'ambiente da cui automaticamente deve sbocciare il colpo di Stato?
Il patto tra popolo e sovrano è dunque ormai denunziato, per volontà del potere statale che rappresenta il secondo. Automaticamente tutti i giuramenti di fedeltà sono denunziati. Cosa lega ormai gli impiegati al governo? Cosa lega ormai gli ufficiali all'autorità suprema? La popolazione deve, per la logica stessa degli avvenimenti, dividersi in due parti: favorevoli e contrari al colpo di Stato reazionario, o meglio favorevoli al colpo di Stato reazionario e favorevoli a un'insurrezione popolare capace di spezzare il colpo di Stato reazionario.
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