1) Ci hanno permesso di superare la fase piś acuta della crisi senza perdere il contatto con le grandi masse lavoratrici; rimanendo isolato il nostro Partito sarebbe stato travolto dall'ondata democratica;
2) abbiamo spezzato il monopolio dell'opinione pubblica che le opposizioni minacciavano di instaurare: una parte sempre maggiore della classe lavoratrice va convincendosi che il blocco delle opposizioni rappresenta un semi-fascismo che vuole riformare, addolcendola, la dittatura fascista, senza far perdere al sistema capitalistico nessuno dei benefizi che il terrore e l'illegalismo gli hanno assicurato negli ultimi anni, con l'abbassamento del livello di vita del popolo italiano.
La situazione obbiettiva, dopo due mesi, non č mutata. Esistono ancora di fatto due governi nel paese, che lottano l'un contro l'altro per contendersi le forze reali della organizzazione statale borghese. L'esito della lotta dipenderą dai riflessi che la crisi generale eserciterą nel seno del Partito nazional fascista, dall'atteggiamento definitivo dei partiti che costituiscono il blocco delle opposizioni, dall'azione del proletariato rivoluzionario guidato dal nostro Partito.
In che cosa consiste la crisi del fascismo? Per comprenderla si dice che occorra prima definire l'essenza del fascismo, ma la veritą č che non esiste una essenza del fascismo nel fascismo stesso. L'essenza del fascismo era data negli anni '22 e '23 da un determinato sistema dei rapporti di forza esistenti nella societą italiana: oggi questo sistema č profondamente mutato e l'«essenza» č svaporata alquanto.
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