Ciò può essere fatto dalla classe operaia, non può essere fatto dalla piccola borghesia che non ha nessuna funzione essenziale nel campo produttivo, che nella fabbrica, come categoria industriale, esercita una funzione prevalentemente poliziesca non produttiva. La piccola borghesia può conquistare lo Stato solo alleandosi con la classe operaia, solo accettando il programma della classe operaia: sistema soviettista invece che Parlamento nell'organizzazione statale, comunismo e non capitalismo nella organizzazione dell'economia nazionale e internazionale.
La formula «conquista dello Stato» è vuota di senso in bocca ai fascisti o ha un solo significato: escogitazione di un meccanismo elettorale che dia la maggioranza parlamentare ai fascisti sempre e ad ogni costo. La verità è che tutta l'ideologia fascista è un trastullo per i Balilla. Essa è una improvvisazione dilettantesca, che nel passato, con la situazione favorevole, poteva illudere i gregari, ma oggi è destinata a cadere nel ridicolo presso i fascisti stessi. Residuo attivo del fascismo è solo lo spirito militare di corpo, cementato dal pericolo di uno scatenamento di vendetta popolare: la crisi politica della piccola borghesia, il passaggio della stragrande maggioranza di questa classe sotto la bandiera delle opposizioni, il fallimento delle misure generali annunziate dai capi fascisti possono ridurre notevolmente l'efficienza militare del fascismo, non possono annullarla.
Il sistema delle forze democratiche antifasciste trae la sua forza maggiore dall'esistenza del Comitato parlamentare delle opposizioni, che è riuscito a imporre una certa disciplina a tutta una gamma di partiti che va dal massimalista a quello popolare.
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