Ed ecco il dovere del CC di illuminare sempre piú le masse del Partito sulla portata reale del programma comune, sul suo valore, sul suo significato. Ed ecco perché nel nostro Partito la discussione verte e deve vertere normalmente su questioni concrete, non sui primi princípi; sull'applicazione pratica dell'indirizzo generale, non sull'indirizzo stesso.
Secondo i criteri dell'Avanti!, ogni partito dovrebbe ogni giorno ripetere le discussioni fondamentali: - siamo fascisti o no? siamo riformisti, massimalisti, liberali, popolari, democratici o no? Il porre cosí la questione da parte dell'Avanti! è caratteristico e sintomatico della situazione interna del Partito massimalista. Poiché questo Partito non appartiene ad una organizzazione internazionale, ma si basa solo su elementi della vita nazionale, e poiché la sua direzione non ha direttive, - i soci del Partito che si trovano a dover stare a gomito con i diversi Di Cesarò, Amendola, Anile, Giolitti, Salandra, Orlando, hanno finito col perdere ogni coscienza della loro individualità politica e sono costretti ogni giorno a porsi questa domanda: siamo ancora massimalisti o siamo fascisti come Di Cesarò e Salandra, o siamo popolari come Anile e De Gasperi, o siamo democratici come Amendola?
Nel nostro Partito non si verifica niente di tutto ciò. La maggioranza del Partito cosí com'era al momento dell'assassinio di Giacomo Matteotti, cioè la maggioranza della vecchia guardia, si era organizzata politicamente al Congresso di Livorno intorno al programma della Internazionale, per la lotta contro tutti i partiti borghesi compresi i partiti operai che fanno la politica della borghesia.
| |
Partito Partito Partito Partito Partito Di Cesarò Amendola Anile Giolitti Salandra Orlando Di Cesarò Salandra Anile De Gasperi Amendola Partito Partito Giacomo Matteotti Congresso Livorno Internazionale
|