La situazione interna del nostro Partito
ed i compiti del prossimo congresso(32)
Nella sua ultima riunione, l'Esecutivo allargato della IC, non aveva da risolvere nessuna quistione di principio o di tattica sorta fra l'insieme del Partito italiano e l'Internazionale. Un tal fatto si verificava per la prima volta nella successione delle riunioni dell'IC. Perciò i compagni piú autorevoli dell'Esecutivo dell'IC avrebbero preferito che non si parlasse neppure di una Commissione italiana: dato che non esisteva una crisi generale del Partito italiano, non esisteva neppure una «quistione italiana». In realtà occorre subito dire che il nostro Partito, pur avendo già prima del V Congresso, ma specialmente dopo, modificato i suoi atteggiamenti tattici per accostarsi alla linea leninista dell'IC non ha tuttavia subíto nessuna crisi nelle file dei suoi soci e di fronte alle masse: tutt'altro. Avendo saputo porre i suoi nuovi atteggiamenti tattici in relazione alla situazione generale del paese creatasi dopo le elezioni del 6 aprile e specialmente dopo l'assassinio di Giacomo Matteotti, il Partito è riuscito ad ingrandirsi come organizzazione e a estendere in modo notevolissimo la sua influenza tra le masse operaie e contadine. Il nostro Partito è uno dei pochi, se non forse il solo partito dell'Internazionale, che può affermare un successo simile in una situazione cosí difficile come quella che si è venuta creando in tutti i paesi, specialmente europei, in rapporto alla relativa stabilizzazione del capitalismo ed al relativo rafforzarsi dei governi borghesi e della socialdemocrazia che del sistema borghese è diventata una parte sempre piú essenziale.
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