Evidentemente, l'elemento della situazione nazionale era preponderante nella formazione politica del compagno Bordiga e aveva cristallizzato in lui uno stato permanente di pessimismo sulla possibilità che il proletariato e il suo Partito potessero rimanere immuni da infiltrazioni di ideologie piccolo-borghesi senza l'applicazione di una tattica politica estremamente settaria, che rendeva impossibile l'applicazione e la realizzazione dei due princípi politici che caratterizzano il bolscevismo: l'alleanza tra operai e contadini e l'egemonia del proletariato nel movimento rivoluzionario anticapitalista. La linea da adottare per combattere queste debolezze del nostro Partito, è quella della lotta per la bolscevizzazione. La campagna da farsi deve essere prevalentemente ideologica. Essa però deve diventare politica per ciò che riguarda la estrema sinistra, cioè la tendenza rappresentata dal compagno Bordiga che dal frazionismo latente passerà necessariamente all'aperto frazionismo e nel congresso cercherà di mutare l'indirizzo politico della Internazionale.
La quistione delle tendenzeEsistono nel nostro Partito altre tendenze? Qual è il loro carattere e quale pericolo possono rappresentare? Se esaminiamo da questo punto di vista la situazione interna del nostro Partito, dobbiamo riconoscere che esso non solo non ha raggiunto il grado di maturità politica rivoluzionaria che riassumiamo nella parola «bolscevizzazione», ma che non ha raggiunto neanche la completa unificazione delle varie parti che confluirono alla sua composizione.
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