In realtà il nostro Partito si trovò ad essere staccato dal complesso internazionale, si trovò a sviluppare la sua ideologia arruffata e caotica sulla sola base delle nostre immediate esperienze nazionali; si creò in Italia una nuova forma di massimalismo. Questa situazione generale è stata aggravata l'anno scorso all'ingresso nelle nostre file della frazione terzainternazionalista. Le debolezze che ci erano caratteristiche esistevano in una forma ancor piú grave e pericolosa in questa frazione la quale da due anni e mezzo viveva in forma autonoma nel seno del Partito massimalista, creando cosí vincoli interni fra i suoi aderenti che dovevano prolungarsi anche dopo la fusione. Inoltre anche la frazione terzainternazionalista, per due anni e mezzo, fu assorbita completamente dalla lotta interna con la direzione del Partito massimalista, lotta che fu prevalentemente di carattere personale e settario e solo episodicamente trattò le quistioni fondamentali sia politiche che organizzative.
La bolscevizzazione
È evidente dunque che la bolscevizzazione del Partito nel campo ideologico non può solo tenere conto della situazione che riassumiamo nell'esistenza di una corrente di estrema sinistra e nell'atteggiamento personale del compagno Bordiga. Essa deve investire la situazione generale del Partito, cioè deve porsi il problema di elevare il livello tecnico e politico di tutti i nostri compagni. È certo, per esempio, che esiste anche una quistione Graziadei, cioè che noi dobbiamo basarci sulle sue recenti pubblicazioni per migliorare l'educazione marxista dei nostri compagni combattendo le deviazioni cosiddette scientifiche in esse sostenute.
| |
Partito Italia Partito Partito Partito Bordiga Partito Graziadei
|